16 May 2009

Remember that we're the Arsenal!!

Questo maggio è stato un autentico calvario per i Gunners; due scoppole pazzesche in fila contro United e Chelsea hanno minato serenità e speranze di chi orbita attorno all'Arsenal e si nutre di esso. Personalmente mi ha fatto molto male la sconfitta nel derby londinese di domenica scorsa; speravo, anzi esigevo in modo categorico, una reazione forte all'eliminazione di Champions. I primi 20' non sono stati affatto male, con la squadra di Wenger a fare pressione alta e il Chelsea schiacciato nella propria trequarti, tanto che dentro di me, guardando la maglietta di Titì appesa alla cruccetta, pensavo: "ora gliene facciamo un paio". Al primo episodio sfavorevole (una punizione molto discutibile concessa ai Blues) però i ragazzi di Wenger sono andati sotto, proprio come qualche giorno prima (dove lo scivolone sfortunato di Gibbs aveva aperto il trionfo del Manchester) e come spesso, troppo spesso, accade; nuovamente la reazione di carattere che si confà ad una squadra di rango purtroppo è venuta a mancare, e in fotocopia a mercoledì sera la situazione si è aggravata dopo pochi minuti in quanto Anelka punisce un Fabianski che convince sempre meno...La seconda frazione è stata solo una lunga agonia e vedere il tabellone dell'Emirates segnare 1-4 mi ha profondamente colpito al cuore...la truppa di Wenger sembrava quella di Napoleone nella campagna di Russia, cercando di attaccare seppur confusamente ma poi colpita duramente nei controattacchi fino alla ritirata. Avendo citato la Russia, spero vivamente che quel fenomeno della panchina che risponde al nome di Guus Hiddink se ne torni ad allenare la nazionale; averlo come avversario è sempre pericoloso perchè ne sa una più del diavolo.

Riponendo i miei vessilli in modo mesto ero arrabbiato per la mancanza di personalità e di sacrificio per quei colori, non concepivo perchè molti di quei ragazzi una volta in campo non ci mettessero l'anima, imprecavo il coraggio di osare e di dare tutto per quei tifosi che li seguono ovunque, "over land and sea"...inoltre il calendario davanti ai miei occhi recitava "Sabato 16/05 gita a Old Trafford". Secondo me era la partita giusta nel momento giusto, in quanto quale match migliore per dimostrare chi siamo e quanto valiamo in casa dei nostri rivali, che ci hanno demolito con merito in Champions, che possono vincere la Premier davanti ai propri tifosi e che possono vendicare quel gol di Wiltord delll'8/5/2002?..Avrei voluto scendere in campo io stesso (nonostante i piedi un po' legnosi e il fiato assai carente) per urlare al mondo che l'Arsenal non è quello che tutti hanno visto nelle precedenti settimane, ci credevo fortemente e confidavo nel benedetto orgoglio che avrò ripetuto migliaia di volte al giorno; in sostanza al risultato badavo assai poco, volevo vedere gli occhi della tigre ai ragazzi di Arsenio, esigevo solo una prestazione maiuscola. Così ho vissuto il mio prepartita lungo 6 giorni, con tanta rabbia da scaricare davanti alla televisione e sostenere i Gunners più del solito, perchè oggi ci giocavamo qualcosa di troppo importante: l'onore e la faccia!!

A sorpresa Wenger lascia a meditare sul passato e sul futuro Adebayor (ho l'impressione che la figuraccia contro il Chelsea sia stato il suo commiato dall'Arsenal) e propone ancora una volta una punta sola, van Persie, supportato da una trequarti fantasia; la fase difensiva è adibita ai due mediani di legna come Denilson e Diaby e dalla classica linea a 4 dove la sopresa è Song al posto di un tragico Silvestre. Questo a Old Trafford; a San Benedetto di Cascina invece tv sintonizzata su Sky Sport 1 dove giganteggia il solito Massimone Marianella (fatemelo conoscere!!!), sulla sinistra la maglia di Henry, sulla destra la sciarpa dei Gunners e nel mezzo sul divano duello tra me medesimo e un amico simpatizzante United.

L'interpretazione, l'abnegazione e la volontà degli uomini oggi in maglia gialla è stata a mio modo di vedere da favola, già dai primi minuti abbiamo preso il predominio del centrocampo e del gioco, tenendo in mano la partita per tutto il suo svolgimento; gli uomini di Sir Alex si sono resi pericolosi solo su un paio di punizioni di Ronaldo, su un colpo di testa di Rooney e un'azione di Tevez su cui è uscito bene Fabianski...per il resto è stato il team dell'Emirates Stadium a menare le danze, meritando di vincere, magari senza creare mille occasioni, ma rimanendo sempre pericolosi e lottando su ogni singolo pallone; è giusto sottolineare che persino uno dei giocatori messo con merito alla gogna dai tifosi, cioè Denilson, proprio come all'andata ha dato tutto quello che aveva, pur nelle sue carenze e con qualche errore, ma ha gettato il cuore in campo e questo è sicuramente da apprezzare.

Cristiano Ronaldo of Manchester United holds off the challenge of Denilson

Addirittura al 90' mi sono alzato in piedi quasi con le lacrime agli occhi nel vedere Song, un gigante in tutti i sensi, MVP del match, partire dalla difesa (dove ha chiuso ogni buco possibile immaginabile) con autorità e alimentare gli attacchi dei suoi; mi sono lasciato trasportare sul palo di Cesc quando il catalano non ha perso tempo e ha battuto il corner perchè quella gara voleva farla sua; ho sperato nella tecnica e nella balistica del piede sinistro di van Persie, in diverse occasioni letale e oggi anche un po' sfortunato; ho seguito anche fisicamente le continue sgroppare di Sagna e Gibbs (Ronaldo, punizioni a parte, è stato nullo e tanto del merito è del piccolo grande Kieran), 3 polmoni a testa; ho spronato tutti gli altri a gettarsi oltre l'ostacolo e contro le proprie ansie...e ho ottenuto quello che volevo, una grande partita dei nostri, direi quasi encomiabile.
L'emblema è stato vedere la faccia del povero amico Sandro e del pubblico di Old Trafford tremare di paura; perchè non se lo aspettavano questo Arsenal, ci davano già alle Hawaii o alle Mauricius alle prese con creme abbronzanti e nuotate rilassanti, invece eravamo a faticare sotto il sole, la pioggia e poi di nuovo sole di Manchester, a lottare per quel popolo che li sostiene e li acclama...ed è questo che voglio vedere nei tifosi avversari, la paura dell'Arsene Wenger Red Army!! Oggi anche i giocatori sembravano tifosi dell'Arsenal nella propria pienezza, sentivano il peso di decorare una storia gloriosa, e questo è di buon auspicio per la prossima stagione. L'attitudine è quella giusta; se ci aggiungiamo anche i giusti rinforzi nei settori più carenti questa squadra potrà recitare il ruolo del protagonista ovunque.

6 May 2009

The day after a nightmare...

Il giorno dopo una scoppola di questo tipo è sempre dura pensare ad altro...e questo 06/05/2009 non può fare assolutamente eccezione...La speranza che i Gunners tornassero nell'Olimpico romano, sede dell'inizio del sogno negli ottavi di finale, si è infranto di fronte a un ostacolo mastodontico, un Everest chiamato Manchester Utd. Bisogna innanzitutto metter da parte la rivalità che ci oppone alla truppa di sir Alex e far loro mille complimenti, in particolare per l'approccio con cui sono venuti all'Emirates dopo il pericoloso 1-0 di Old Trafford e per lo spettacolo che, anche a qualificazione chiusa, hanno regalato in entrambe i 45' della partita londinese.
Penso che ieri ogni tifoso dell'Arsenal fosse teso come una corda di violino già al suono fastidioso e insolente della sveglia; solo dopo un necessario caffè le idee hanno cominciato a essere più lucide e razionali, ma sempre tese verso la capitale inglese. Il pre-match sembrava non finire, tutto il giorno con la testa altrove, cercando di stemperare la tensione che solo un grande match sa regalarti; alla fine, l'agognata televisione, quello stadio ribollente di tifosi e di sciarpe bianco-rosse, i giocatori che si riscaldano sul tappeto da biliardo (putroppo infirgardo subito dopo pochi minuti dallo start) che è l'Emirates, poi Rosetti dice che è ora e le squadre scendono in campo.L'Arsenal sembra voglioso e comincia subito con il baricentro alto, determinato a voler imporre il proprio gioco con i tifosi pronti a spingere i propri beniamini verso l'impresa; all'8' però il primo colpo di piccone al morale della armata wengeriana determina la quasi fine dei giochi. Lo United imposta una gara saggia inizialmente puntando sul contropiede e scherando (come sempre in Champions nelle gare in trasferta) il solito trio davanti, ovvero Rooney a sinistra, Park a destra e Ronaldo al centro ma libero di svariare un po' dove vuole; proprio il portoghese al primo attacco United si invola a sinistra cercando in mezzo Park, il quale sfrutta lo sfortunato scivolone di Gibbs e insacca il terribile 1-0...Wenger in conferenza stampa, su esplicita domanda, aveva risposto che, in caso di vantaggio Red Devils, la qualificazione non sarebbe stata compromessa definitivamente, e sinceramente non mi sentivo di dargli torto; purtroppo 3 minuti dopo la biglietteria dell'aeroporto di Manchester stacca i biglietti del volo in data 27/05 con destinazione Roma Fiumicino in quanto Ronaldo, con un missile terra aria, abbatte la porta di Almunia, forse colpevole di aver piazzato una folta barriera per un tiro partito da 37 metri in cui è necessario veder partire la palla.

Il sogno dei Gunners si infrange definitivamente, e ora nessuno sembra crederci. La ripresa non vede in campo un frastornato Gibbs (totalmente nel pallone dopo la scivolata costata il primo gol e poi non capace di riprendersi; giocatore da recuperare assolutamente) e i restanti 45' sono una passerella per i ragazzi di sir Alex e una lenta agonia per quelli di Arsenio, i quali subiscono una dura lezione di contropiede (terreno dove è sempre stato il tecnico alsaziano eccelso professore) e il talento di Madeira fa tris per i suoi. Il pubblico allo stadio e quello davanti alle tv decide che la serata può essere riservata a qualcosa di più dilettevole e comprensibilmente pensa di aver visto troppo...il penalty di van Persie è come un insipido brodino bollente in una giornata assai torrida, ovvero inutile.
Penso che l'emblema di questa partita sia stato il riassunto statistico della fine del primo tempo: Tiri in porta per i Gunners 3 (uno nello specchio, un loffio colpo di testa di Cesc), Tiri in porta United 8 (6 nello specchio con 2 pappine in fondo al sacco).
Il rammarico ulteriore viene dalla scarsa voglia di tirar fuori l'orgoglio, dal non mostrare gli attributi...sarà stupido da parte mia, ma quando indosso quella maglia comprata spinto dalla passione per i Gunners sento una certa "pesantezza", un "minimo" di storia che è a contatto con la pelle; ieri ho visto gente che indossava quella maglia come se fosse la giacca di un pigiama, una camicia per andare a ballare, cioè senza sentire nessun tipo di spinta ulteriore...a me dispiace vedere quei ragazzi, per cui dovrebbe essere un privilegio giocare per l'Arsenal, pensare a lodare le altre squadre europee per le Champions vinte, non voler rinnovare il contratto perchè prima vuole vedere quali altre offerte ha e come sarà la nuova rosa, non dire "basta scrivere che vado altrove, io sono fiero di stare qua!!!" ma continuare a lasciarsi porte aperte per fuggire altrove...sono delusissimo, un po' perchè ci avevo creduto di tornare in finale, un po' perchè una squadra non deve mai perdere l'orgoglio e deve portar rispetto per chi li acclama e li sostiene (e peraltro contribuisce a corrispondergli lo stipendio).
Alla fine del 2008, visti i risultati a tratti abominevoli, sarei già stato contento di arrivare ai quarti e giungere alle semifinali mi ha fatto enormemente piacere, però ripeto, ci avevo creduto dopo l'andata e oggi sono qui a soffrire...
Ora è necessario girare lo sguardo verso il futuro, verso la prossima stagione in cui spero possano avvenire cambiamenti in seno alla rosa, in cui è necessario vedere gente motivata e più forte in personalità, cedere chi non si sente parte del progetto, cercando di non smarrire giocatori dall'alto potenziale per i quali ci sta di commettere un errore (seppur grave anche se sfortunato) e puntando a far innamorare i tifosi...onorandoli ogni volta che negli spogliatoi Vic Akers prepara per loro la sacra tenuta da gioco..

© ToscanArsenal_sito ideato e creato da Francio McLintock.

..........................On-line dal 26 Dicembre 2007 ®.

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