
L'estate del 2000 aveva visto le cessioni al Barcellona di Marc Overmars ed Emmanuel Petit per soldi (tanti) e un giovinotto della Cantera, uno sconosciuto spagnolo di nome Cesc Fabregas (che questo legame sia di buon auscpicio!!)...in particolare l'ala olandese è stata una delle chiavi del double segnando anche nella FA Cup Final contro il Newcastle. Per sopperire alla sua cessione Wenger decise di spendere 6£ per prelevare dal Marsiglia Robert Pires, giocatore da sempre tifoso dell'Arsenal e per questo subito amato dal popolo di Highbury. Il francese ha inizialmente fatto fatica ad abituarsi alla fisicità della Premier chiudendo la prima annata, comunque incoraggiante, con 8 gol totali. Capito come esprimere al meglio le sue potenzialità, Robert ha cominciato a mostrate un talento unico sulla fascia e in particolare gli inserimenti sotto porta sono stati i suoi punti di forza. Contribuisce al double del 2001-2002 nonostante un infortunio al ginocchio gli farà saltare il finale di stagione. Avrà modo di rifarsi nella campagna successiva dove gioca ed è l'unico marcatore della finale di FA Cup vinta a spese del Southampton, trofeo che mitiga la grossa delusione di aver gettato una Premier League completamente nelle mani della squadra londinese. Quella rabbia, quell'ardore sarà totalmente gettato in campo nella stagione 2003-2004, l'anno degli Invincibles, l'anno in cui i tanti gol di Robert hanno permesso di uscire mai battuti da tutti i campi della Premier. E' stato quello sicuramente l'anno più bello, la stagione in cui ha dimostrato di essere la più forte ala del momento, il vero grimaldello dei Gunners: realizzare 19 gol totali per un centrocampista di fascia è un qualcosa di fantastico. Chiuderà il suo palmares con i londinesi con un altra FA Cup nel 2005 (peraltro l'ultimo trofeo messo in bacheca dall'Arsenal) e lascierà il nord di Londra partecipando (e segnando) nell'addio ad Highbury e giocando pochi minuti della triste Champions League Final nella sua Francia.